martedì 1 novembre 2011

Un simbolo apotropaico: il corallo



Non è infrequente imbattersi nel termine apotropaico dal greco αποτρέπειν, apotrépein = "allontanare") Viene solitamente attribuito ad un oggetto o persona atti a scongiurare, allontanare o annullare influssi maligni.
E’ molto usato anche in campo letterario ove assume il carattere di rito che allontana il male e dunque esorcizzante
Si può intendere come suo sinonimo anche l'atto dello scongiurare, come ad esempio i riti apotropaici che venivano riservati ai generali dell'antica Roma in trionfo.
Si incontrano oggetti apotropaici anche in ambito filosofico: Nietsche sosteneva, ad esempio, che il senso del pudore esiste ovunque vi sia un mistero, e che in questo caso la "funzione apotropaica" del pudore sia appunto allontanare la paura dell'oggetto misterioso.
Si parla ad esempio di monile apotropaico, rito o gesto apotropaico.
Anticamente un manufatto realizzato con materiali preziosi non era considerato esclusivamente un oggetto di valore e di lusso; spesso era un simbolo o un segno distintivo con cui comunicare un messaggio. Spesso l’oggetto veniva utilizzato per curare malattie o sconfiggere il male proveniente da demoni invisibili; ciò spiega il motivo per il quale un gioiello veniva posto nelle parti del corpo che non erano protette dagli indumenti, come collo, polsi e capelli. Uno dei materiali maggiormente legato a un valore apotropaico è, per l’appunto, il corallo.
Il corallo è un simbolo apotropaico.
Nella tradizione antica il corallo è legato al sangue e alla vita. Anche antichi trattati magici, medicali e astrologici, scritti da studiosi di cultura greca, annoverati tra i Magi e i Caldei, attribuivano al corallo un elevato valore terapeutico
Ne parlano diffusamente Ovidio nelle Metamorfosi e Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia, Quest’ultimo ricorda in particolare come il corallo utilizzato a fini terapeutici: veniva ingerito tritato e mescolato con sostanze liquide, per la cura del sonno, contro la febbre o con funzione astringente e disinfiammante, se mescolato con i colliri.
Anche per il Cristianesimo il corallo è un importante simbolo apotropaico come testimoniano grani, di rosari, collane e ramoscelli. Mirabile in particolare è la Madonna di Senigallia detta del corallo di Piero della Francesca
Ancora in epoca rinascimentale e barocca al corallo veniva attribuita tale funzione terapeutica: numerosi sono, infatti, i ritratti in queste due epoche in cui i fanciulli venivano raffigurati con un rametto pendente da una cintura o una collana.

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