venerdì 30 ottobre 2020

I Santi Martiri della prima Chiesa Cristiana.

 Nei primi secoli della Chiesa, come è noto, è Stefano il primo rappresentante dei Santi Martiri.
Il suo martirio è riferito negli Atti degli apostoli di Luca dove sono descritti sia la sua chiamata al servizio dei discepoli, sia il suo martirio, avvenuto per lapidazione alla presenza di Paolo di Tarso che in seguito si convertì lungo la via di Damasco.
Stefano, tuttavia, è soltanto il Protomartire. Fu seguito da   una larghissima  schiera di martiri che morirono  in modo atroce a causa della persecuzione scatenata dall'imperatore Nerone (54-68) a partire dal luglio 64 e protrattasi fino al 67.
La persecuzione seguì quasi immediatamente all'incendio di Roma scatenatosi  nella notte del 18 Luglio del' 68 sembra proprio per iniziativa dell'Imperatore che tentò di utilizzare questa mossa sanguinaria per allontanare da sè l'ira del popolo, come è documentato da Tacito negli Annales.
Le conseguenze del vile gesto di Nerone furono atroci per i Cristiani che subirono flagelli e martiri per ben quattro anni.
Le vittime più illustri furono senza dubbio  i due più grandi capostipiti della Chiesa :Pietro condannato  al supplizio della crocifissione nel circo neroniano e Paolo decapitato alle "Aquae Salvie intorno all'anno 65.
Ve ne furono tante altre degne di menzione.
Tra queste ad esempio, non se ne parla molto, vi è San Torpè decapitato nel 65 e ricordato dalla Chiesa il 29 Aprile.
Le notizie storiche su di lui sono scarse: sembra comunque che Pietro, prima di raggiungere Roma, sia giunto  in un luogo poco lontano da Pisa,  Un fulgido ricordo del soggiorno ove Pietro  incontrò Torpè è la bellissima chiesa  di S Pietro a Grado che testimonia ancora oggi le origini della presenza cristiana  nella provincia pisana.
Un altro Martire è Edisto, commemorato nel martirologio romano il 12 ottobre.
Secondo le scarse fonti storiche egli sarebbe stato battezzato da Pietro nei pressi di Laurento, antica città del Lazio tra Ostia e Lavinio.
Edisto  seguiva il culto cristiano, ma scoperto per tradimento di un suo servo, fu insieme con gli amici  sepolto vivo nello stesso luogo ove  partecipava alla liturgia.
Completiamo queste brevi note sintetiche citando i nomi di altri due Santi commemorati il 2 Luglio.
Sono Processo e Martiniano che, secondo tradizioni di incerto valore storico, erano soldati imperiali , incaricati probabilmente  di sorvegliare gli Apostoli Pietro e Paolo, rinchiusi nel carcere Mamertino, prima del loro martirio.
I due carcerieri, si convertirono ed una volta battezzati spalancarono le porte della prigione ed invitarono Pietro e Paolo a fuggire.
Furono scoperti  e vennero sottoposti, secondo la tradizione, alla contusione della bocca; legati nudi sull'eculeo, i loro nervi vennero barbaramente stirati, mentre i loro corpi , bastonati ed avvicinati al fuoco, furono esposti agli scorpioni, percossi con la spada e decapitat come riferisce il Martirologio, Romano
La loro ricorrenza nel 1969 è stata rimossa dal Calendario dei Santi, mentre rimase in vigore nel Rito romano.
Questi sono soltanto degli esempi a nostro parere significativi per  un percorso di conversione alla presenza di Pietro e Paolo.
Potrebbero essere citate  moltissimi altre   luminose figure del Martirologio. 
Sarà magari per un'altra volta.