Nel Medioevo si diffuse una particolare categoria di libri che raccoglievano brevi descrizioni di animali reali ed immaginari. Accompagnate da spiegazioni moralizzanti e riferimenti tratti dalla Bibbia.
Corrispondenti dei bestiari sono i lapidari che descrivevano le rocce e i minerali e, gli erbari che descrivono le erbe medicamentose e gli aviari relativi agli uccelli.
Corrispondenti dei bestiari sono i lapidari che descrivevano le rocce e i minerali e, gli erbari che descrivono le erbe medicamentose e gli aviari relativi agli uccelli.
L’origine dei bestiari è nella storia antica ed è da ricercare nell’opera greca Physiologus (il fisiologo, cioè lo studioso della natura) che offriva l'interpretazione degli animali e delle loro caratteristiche in chiave simbolica e religiosa (quindi, per esempio, il leone, re degli animali, è associato a Cristo). Altre fonti sono invece in Plinio il Vecchio,e Sant’Ambrogio.
I bestiari si diffusero soprattutto in Francia ed in Inghilterra tra il XIII secolo e il XV secolo anche se non mancano testimonianze posteriori tuttavia molto inferiori dal punto di vista della realizzazione artistica.
Un aspetto molto importante per la miniatura medievale è la presenza di ricchi cicli di illustrazioni, sia per quanto riguarda gli animali (quadrupedi, pesci od uccelli), sia per quanto riguarda temi più direttamente attinenti alla religione (storia della creazione degli animali dal libro della Genesi).
Al concetto di bestiarum si associano sovente le opere del pittore olandese Hieronymus Bosch (1460-1516)
I suoi lavori sono conosciuti per l'uso dell'immaginario fantastico (come i bestiari medioevali) per illustrare la morale e i concetti religiosi. Protagonista dei suoi dipinti è l'umanità, che attraverso il peccato è condannata alla perdizione eterna.
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