martedì 25 ottobre 2011

Santi guaritori e protettori.


La santità nella religione cattolica è una cosa seria perché ognuno di noi ha in sé le potenzialità per diventare santo.
Molto meno seria è la storia dei santi proclamati non dall’autorità religiosa, ma dalle credenze dei popoli.
La storia dei Santi ha assunto dunque un grande interesse culturale perché è un mix tra fede  e credenza popolare.
Sono tanti i santi protettori, guaritori e taumaturgi da trovarci al  cospetto di un inconsapevole politeismo. Ne abbiamo tanti.
Nella religione cattolica proprio il tipo del martirio subito, determina, in molti casi, la "specializzazione" del Santo taumaturgo.
Tanto per citarne alcuni:
Così S. Eustorgio, primo vescovo di Milano, che ebbe il cranio spaccato da un colpo d'ascia, guarisce il mal di capo.
S. Agata, patrona di Catania, cui furono amputate le mammelle, cura le malattie del seno.
S. Apollonia, cui furono strappati i denti cura, manco a dirlo, gli stessi.
Questo vale anche per S. Biagio, specialista delle malattie della gola, per aver tolto una lisca di pesce dalle fauci di un bambino che stava per soffocare.
A volte la cosa nasce da strane evenienze. Cosi S. Raimondo vescovo spagnolo, detto Nonnato (non-nato) per essere venuto alla luce con taglio cesareo dalla madre morta, è il protettore delle gestanti e dei neonati.
n certi casi la specializzazione nasce semplicemente da certe assonanze del nome che ricordano alcune parti del corpo.
Cosi S. Aureliano è preposto alla cura delle malattie delle orecchie perché il suo nome ricorda la parola "aures".
S. Fara, vergine badessa del VII sec,, deve al suo nome la proprietà di rendere più acuta la vista. E per lo stesso gioco fonetico in Francia S. Saturnino, detto Atourdy, cura le sindromi vertiginose e così via.
Ed ancora San Matteo è il patrono di Salerno e dei ragionieri ed esattori delle tasse, in considerazione della sua professione di gabelliere
E per chiudere questa carrellata Sant'Aquilino protettore dei facchini

Nessun commento:

Posta un commento