E’ una celebre espressione di cui è opportuno richiamare alla memoria l’origine e le sue radici che affondano nella storia romana.

Ebbene in un passo di Plutarco - poi ripreso da Shakespeare nel suo Julius Caesar - Bruto di cui si ritrae un suo disegno riceve in sogno la visita di un fantasma (probabilmente Cesare) che rivolto a lui pronuncia la celebre frase Ci vedremo a Filippi.
La Storia ci dice che proprio nella battaglia di Filippi il Cesaricida morirà per mano di Antonio: questa espressione viene quindi usata per intimare, spavaldamente, a un avversario la certezza della propria vittoria o per annunciare un futuro regola di conti.
E’ indubbiamente un’espressione ricorrente e di effetto nel contesto di un discorso tra due interlocutori.
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