lunedì 26 dicembre 2011

Nemo propheta in patria.



E' una locuzione in lingua latina che significa: "Nessuno è profeta in patria  L'espressione vuole indicare la difficoltà delle persone di emergere in ambienti a loro familiari; in ambienti estranei viene generalmente assunto che sia più facile far valere le proprie capacità e qualità.
E’ un’espessione tratta a dai Vangeli: tutti e quattro riportano, direttamente o indirettamente, questa frase di Gesù Cristo (traduzioneCEI): nell’occasione della visita alla città di Nazareth dove partecipa alla liturgia della sinagoga ed applica a sè

  • MatteoE si scandalizzavano per causa sua. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua».
  • MarcoMa Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua».
  • Luca : Poi aggiunse: «Nessun profeta è bene accetto in patria».
  • Giovanni : Ma Gesù stesso aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella sua patria.
Il contesto dell'affermazione è nei sinottici la visita di Gesù alla sua città di Nazaret, dove partecipa alla liturgia della sinagoga e applica a sé laprofezia di Isaia riguardante il dono dello Spirito Santo al Messia del Signore.
La reazione dei nazareni è di rifiuto, e lì Gesù pronuncia la frase in questione.
Invece in Giovanni l'affermazione appare nel contesto generico di un ritorno a Nazaret di Gesù dopo una festa di Gerusalemme.

Ancor oggi simile espressione viene usata da coloro che vedono il proprio operato non apprezzato da chi sta più vicino: famigliari, colleghi, amici...
Essendo il successo, la fama, come qualcosa fuori dell’ordinario, stentiamo ad attribuire queste doti ad una persona che vive la nostra stessa vita ordinaria. Le attribuiamo più facilmente a chi non conosciamo affatto e viene da lontano.
Molte sono le motivazioni , ascrivibili anche a sensi di invidia che molte volte si nutrono nei cofronti delle persone che si conoscono.

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