domenica 19 febbraio 2017

LA LEZIONE DI MATEMATICA




La campanella  suonò l’inizio della lezione di matematica e gli alunni  erano già annoiati al solo pensiero di dovere ascoltare per un’ora circa l’arida teoria dei numeri..
Il maestro era quel giorno di buon umore e disse:
Ragazzi oggi, invece di fare la solita lezione,vi racconterò la seguente storiella:
“In un angolo riposto della terra si radunarono tutti i numeri della decina,che dopo tanto lavoro decisero di passare insieme un week-end.
Presero in affitto un albergo tutto per loro ove alloggiarono comodamente.
Il numero uno si sentiva molto importante perché era il primo numero della decina da cui prende origine l'arte del contare.
Il numero due era fiero di avere introdotto il concetto della pluralità.Senza di lui infatti non sarebbe possibile un dialogo od un incontro tra due persone.
Il numero tre era molto tronfio perché da sempre si era parlato di lui come il numero perfetto: in lui infatti scienziati, filosofi, ed artisti avevano sempre visto la perfezione.
Il numero zero poi aveva il fascino della non esistenza: bastava infatti che moltiplicasse un numero anche di un elevatissimo numero di cifre per annientarlo completamente:
Egli poi rappresentava lo spartiacque tra i numeri positivi e quelli negativi ed era l'origine di ogni misurazione.
   Era scansato da tutti, ma in fondo anche temuto                e rispettato per questa sua immensa potenza.
Una famiglia a sè era quella dei numeri primi che erano mal disposti a trattare con gli altri.
Poiché erano tutti in vacanza convennero di beffare l'umanità e di scambiarsi i ruoli nelle regole elementari del contare. Ne venne fuori una torre di Babele: ragionieri, ingegneri,fisici non ci capirono più nulla; le loro equazioni non ebbero più soluzioni e tutto il mondo entrò in sconquasso.”
I ragazzi, dopo avere ascoltato con attenzione la storiella,compresero quanto fosse importante avere dimestichezza con la matematica per far tornare i....conti.

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