domenica 25 dicembre 2016

Le origini del Natale Cristiano.





La festa del Natale appartiene all'anno liturgico cristiano, in cui si ricorda la nascita di Gesù Cristo, che nella Cristianità occidentale cade il 25 dicembre, mentre nella Cristianità orientale viene celebrato il 6 gennaio. La nascita di Gesù viene fatta risalire dal 10 al 4 a.C.  
Bisogna attendere il quarto secolo nell''Impero Romano ed anche più tardi nell'Imperto d'Oriente perchè il Natale assurga a festa Cristiana.
La festa cristiana si intreccia con la tradizione popolare. Prima del Natale Cristiano c'era la festa del Fuoco e del Sole, perchè in questo periodo c'è il solstizio d'inverno, cioè il giorno più corto dell'anno, e da questa data le giornate iniziano ad allungarsi. Nell'antica Roma si festeggiavano i Saturnali in onore di Saturno, dio dell'agricoltura ed era un periodo di pace, si scambiavano i doni, e si facevano sontuosi banchetti.
Tra i Celti invece si festeggiava il solstizio .
 Nel 274 d.C. l'imperatore Aureliano decise che il 25 dicembre si dovesse festeggiare il Sole. 
È da queste origini che risale la tradizione del ceppo natalizio, ceppo che nelle case doveva bruciare per 12 giorni consecutivi e doveva essere preferibilmente di quercia, un legno propiziatorio, e da come bruciava si presagiva come era l'anno futuro.
 Il ceppo natalizio nei nostri giorni si è trasformato nelle luci e nelle candele che addobbano case, alberi, e strade.













domenica 2 novembre 2014

Carneade. Chi era costui?

 
 
Carneade di Cirene era un filosofo greco seguace del probabilismo, vissuto tra il 213 e il 128 a.C-
La domanda "Carneade chi era costui" se la fa Don Abbondio , seduto sul suo seggiolone, nell'ottavo capitolo dei Promessi Sposi.
Così si legge;
Carneade! Chi era costui?» ruminava tra sé don Abbondio seduto sul suo seggiolone, in una stanza del piano superiore, con un libricciolo aperto davanti, quando Perpetua entrò a portargli l'imbasciata. «Carneade! questo nome mi par bene d'averlo letto o sentito; doveva essere un uomo di studio, un letteratone del tempo antico: è un nome di quelli; ma chi diavolo era costui?» Tanto il pover'uomo era lontano da prevedere che burrasca gli si addensasse sul capo! 
Da quella descrizione manzoniana è nato il modo di dire "essere un Carneade", cioè una persona di poco conto. mai sentita nominare
Nulla di più ingiusto nei contronti di un importante filosofo greco.
 






 

giovedì 23 ottobre 2014

La Madre di Dio, la protettrice della Russia

Sia la religione cattolica, sia quella ortodossa dànno alla Beata Vergine Maria il titolo di Theotokos, cioè madre di Dio
Nel IV secolo il titolo «Madre di Dio» era ampiamente usato ad Alessandria d'Egitto (uno dei principali centri di elaborazione teologica del cristianesimo antico) ed era conosciuto in tutto l'Impero romano.
Soltanto  nel 431 tuttavia fu proclamato nel concilio Efeso il dogma  di Maria Theotokos in .
Si rese necessario per combattere la controversia teologica causata dai nestoriani.
Nestorio (381-451), Patriarca di Costantinopoli, aveva affermato infatti che Maria non aveva titolo per essere definita «madre di Dio», ma solo «madre di Gesù».
Secondo il concilio, infatti, Gesù Cristo, pur essendo contemporaneamente Dio e uomo - come già aveva affermato in precedenza il concilio di Nicea - , è un'unica persona: le due nature, divina e umana, sono inseparabili, e perciò Maria può essere legittimamente chiamata "Madre di Dio".
La Theotokos di Vladimir, nota anche come Madre di Dio della tenerezza, Madonna di Vladimir o Vergine di Vladimir è una delle icone ortodosse più venerate e famose al mondo ed è un tipico esempio di iconografia bizantina della tipologia eleusa.
La Theotokos (termine greco che significa "Madre di Dio") è considerata la protettrice della Russia. L'icona è conservata nella Galleria Tret'jakov di Mosca
 La Chiesa Ortodossa la festeggia il 3 giugno ed il 26 agosto.











 

mercoledì 6 agosto 2014

I libri sapienziali

 
Il genere letterario sapienziale si sviluppa attraverso frasi brevi, con l'andamento dei nostri proverbi.
È un genere letterario funzionale all'insegnamento. L'autore, un saggio, intende normalmente insegnare agli altri, e specialmente ai giovani, l'arte del vivere.
Gli scritti sapienziali sono pertanto raccolte  con intonazione ottimista che hanno per oggetto l'operare bene in funzione del vivere bene, della gioia, del successo.
I Libri Sapienziali si trovano nell'Antico Testamento, ed esprimono la sapienza del popolo d'Israele.
Sono sapienziali in senso stretto cinque libri:
  1. il Libro di Giobbe: risponde alla domanda sul perché della sofferenza
  2. il Libro dei proverbi: raccolta di massime, regole di comportamento e proverbi popolari
  3. il Qoelet o Ecclesiaste: riflessione sul senso della vita
  4. il Libro della Sapienza: cos'è e come si acquisisce la Sapienza
  5. il Siracide o Ecclesiastico: insegnamenti morali e considerazioni sulla condizione dell'uomo
A questi si aggiungono talora erroneamente altri due, che però non sono opere sapienziali, né per genere letterario, né per contenuto:
i Salmi, una raccolta delle preghiere d'Israele
il Cantico dei Cantici: poemetto che canta l'amore di Dio attraverso le immagini dell'amore tra un uomo e una donna













 

domenica 3 agosto 2014

Il simbolismo dei numeri nella Bibbia


Numeri particolari nella Bibbia hanno dei simboli.
Approfondiamone il ricco simbolismo:
La perfezione per antonomasia risiede nel numero sette che rappresenta ciò che è perfetto e compiuto poichè evoca il compimento della creazione ed il riposo alla festa.
Altro numero importante è il quattro che allude all'universalità e che racchiude  tutti gli angoli del creato 8i 4 numeri cardinali)
Il sei simboleggia tutto ciò che è imperfetto non compiuto perchè si limita ai sei giorni lavorativi escludendo l'ultimo, quello della festa.
Il 12 è la totalità perfetta evocando le 12 tribù di Israele o i 12 Apostoli.
 Rappresenta anche l'abbondanza ( basti pensare alle 12 ceste di pane avanzate dopo il miracolo della moltiplicazione).
Il quadrato di12 moltiplicato per 1000 dà 144000 che nell'Apocalisse, indica l'universalità della saggezza
Quaranta simboleggia gli anni di una generazione ma anche un periodo di prova 40 anni di Israele nel deserto o i 40 giorni di Gesù sottoposto alla tentazione..
Presso gli Ebrei i numeri vengono indicati anche dalle 22 lettere dell'alfabeto.
Ad esempio 666 riporta  alle parole Cesare Nerone primo persecutore dei Cristiani.

venerdì 27 settembre 2013

L'isola Ferdinandea


Nel 1831 comparve per sei msi un vulcano nel canale di Sicilia tra Pantelleria e Sciacca.
La sua emersione durò soltanto 6 mesi perchè il 28 dicembre dello stesso anno scomparve nuovamente.
Gli fu dato il nome di Ferdinandea, proprio in omaggio a Ferdinando di Borbone. Sul diritto di proprietà dell'isolotto vi è stata sempre una contesa tra Francia , Inghilterra e Regno delle due Sicilie.
La disputa è in un certo senso viva anche oggi perchè l'isolotto sembra riaffiorarie a seguito dei movimenti vulcanici nella zona.
Al fine di evitare qualunque tipo di rivendicazione da parte di altri Stati un gruppo di subacquei siciliani  ne pianto in tempi recenti il tricolore in quanto l'Italia, avendo assorbito il regno delle due Sicilie, si considera il legittimo proprietario.
L'illustrazione riporta la pagina della pubblicazione del geologo Constant Prevost che riporta l'eruzione di Ferdinandea nel 1831 ( presa da Wikipedia)







martedì 24 settembre 2013

Ossimoro: significato ed applicazione

L'ossimoro  è una figura retorica che consiste nell'accostamento di due termini di senso contrario o comunque in antitesi tra loro
E' una parola che viene dal greco  ὀξύμωρον (composto da ὀξύς, «acuto» e μωρός, «ottuso
Dice Jorge Luis Borges:
Nella figura retorica chiamata ossimoro, si applica ad una parola un aggettivo che sembra contraddirla. così gli gnostici parlavano di una luce oscura; gli alchimisti di un sole nero
Alcuni esempi:
Lucida follia;tacito tumulto: convergenze parallele: insensato senso; viva morte; dilettoso male; docta ignorantia; caos calmo