sabato 21 novembre 2020
I Martiri di Abitene:sine Dominico non possumus"
ll 24 febbraio dell'anno precedente, Diocleziano aveva pubblicato il suo primo editto contro i Cristiani, ordinando la distruzione dei loro testi e dei luoghi di culto in tutto l'Impero Romano, e proibendo loro di riunirsi per le celebrazioni religiose.
Tra i martiri tutti indicati nel Martirologio Romano si annovera Santa Restituta, Saturnino presbitero con i figli Saturnino,Felice,Maria,Vergine consacrata, Ilarione ed altri.
giovedì 19 novembre 2020
"Non facite Ammuina": un modello organizzativo della Regia Marina Borbonica caldamente non raccomandato.
Qui di seguito vi proponiamo il testo del regolamento della Marina Regia Borbonica in lingua napoletana.
tramandato con il titolo"Non facite Ammuina!
«All'ordine Facite Ammuina: tutti chilli che stanno a prora vann' a poppa
e chilli che stann' a poppa vann' a prora:
chilli che stann' a dritta vann' a sinistra
e chilli che stanno a sinistra vann' a dritta:
tutti chilli che stanno abbascio vann' ncoppa
e chilli che stanno ncoppa vann' bascio
passann' tutti p'o stesso pertuso:
chi nun tene nient' a ffà, s' aremeni a 'cca e a 'll à".
N.B.: da usare in occasione di visite a bordo delle Alte Autorità del Regno.»
Per la precisione sembra comunque essere un falso passo che vede come firmatari l'Ammiraglio Giuseppe di Brocchitto e il "Maresciallo in capo dei legni e dei bastimenti della Real Marina" Mario Giuseppe Bigiarelli..
Si tratta di un modello organizzativo che certamente non è da seguire.
Scusate la divagazione culturale.. Speriamo che sia apprezzata.
giovedì 12 novembre 2020
I quattro Evangelisti: la simbologia.
Matteo è simboleggiato nell'uomo alato (o angelo), perché il suo Vangelo inizia con l'elenco degli uomini antenati di Gesù Messia.
Marco è simboleggiato nel leone, perché il suo Vangelo comincia con la predicazione di Giovanni Battista nel deserto, dove c'erano anche bestie selvatiche.
Luca è simboleggiato nel bove, perché il suo Vangelo comincia con la visione di Zaccaria nel tempio, ove si sacrificavano animali come buoi e pecore.
Giovanni è simboleggiato nell'aquila, l'occhio che fissa il sole, perché il suo Vangelo si apre con la contemplazione di Gesù-Dio: "In principio era il Verbo..." (Gv 1,1).
La simbologia deriva dalla rappresentazione della sacra quadriga ovvero il misterioso cocchio di Dio, condotto - secondo una visione del profeta Ezechiele, ripresa dall'Apocalisse - da quattro "esseri viventi" che avevano sembianza di uomo, di leone, di bove e di aquila. Ebbene gli antichi autori cristiani applicarono agli evangelisti le simboliche sembianze della profezia, riconoscendo nel Vangelo il nuovo trono di Dio.
Nelle chiese, sui Lezionari, sui leggii o nelle decorazioni di amboni, pulpiti ed altari, la riproduzione dei quattro animali simboli degli evangelisti sottolinea la fede cristiana nell'unico "Vangelo quadriforme".
I Padri della Chiesa assegnarono ad ognuno degli evangelisti un simbolo, una figura con cui si spiegava il loro stile e il loro zelo personale quando narravano la vita di Cristo nei Vangeli.
Questi sono i simboli degli evangelisti:
Il Vangelo di San Giovanni ha un grande contenuto spirituale, e dalla sua capacità di vedere oltre il presente, di volare in alto, proprio come fa l’Aquila.
Il primo in assoluto a parlarne fu Sant’Ireneo secondo lui queste quattro creature rappresentavano Cristo stesso: Cristo re, come lo è il leone; Cristo vittima sacrificale, come lo è il bue; Cristo uomo, perché nato da donna; Cristo aquila perché dal Cielo effonde sulla chiesa il suo Spirito.
La tesi fu ripresa da San Girolamo che vide nelle figure dei quattro esseri viventi il simbolo che esprime la totalità del mistero di Cristo: l’Incarnazione come uomo, la Passione come sacrificio (che rimanda alla figura del bue), alla Resurrezione che rimanda alla figura gloriosa del leone e infine l’Ascensione come aquila.