Il Santo del giorno è Gregorio Magno
Nnacque a Roma da una famiglia appartenente all'aristocrazia senatoria
romana.
Nel tempo della sua
prima formazione, soggiornò a Costantinopoli.
Nel 573 lo si ritrova a
Roma in qualità di prefetto della città. In tale veste Gregorio era
responsabile dell'ordine a Roma e dintorni e presiedeva anche le
riunioni del Senato. Poco dopo si avviò alla carriera monastica: fondò
vari monasteri in Sicilia e trasformò in tal senso anche la casa
paterna. Papa Pelagio II nel 579 lo inviò a Costantinopoli a
rappresentarlo e qui Gregorio restò fino al 586-587.
Nel
novembre 589 una spaventosa inondazione del Tevere aveva messo in
ginocchio Roma: le case e soprattutto i granai posti sulla riva sinistra
del fiume furono distrutti. A tale catastrofe era seguita un'epidemia
di peste che nel febbraio 590 uccise papa Pelagio II. Chiamato a
succedergli dalla popolazione romana, tra i primi atti di Gregorio vi fu
quello di guidare una processione per implorare la fine dell'epidemia.
Furono sette i cortei che si mossero da diverse aree della città per
convergere sulla basilica di S. Maria Maggiore. Con questa processione
il papa prendeva possesso dello spazio urbano.
Gregorio è noto nella storia della chiesa per avere riorganizzato l'amministrazione dell'ingente patrimonio della
Chiesa (forse il più esteso fra tutti nell'Italia bizantina), che fu
affidato a rettori da lui nominati.
Il papa restaurò
inoltre edifici religiosi e fondò nuovi monasteri. Sentendosi
responsabile di tutta la città, e non solo dei luoghi sacri, si
preoccupò anche della manutenzione degli acquedotti e delle mura
cittadine. Fu predicatore attivissimo, e le sue opere, fra cui le Omelie e i Moralia in Iob
("Riflessioni morali sul libro di Giobbe"), ebbero ampia diffusione: in
esse raccomandava un modello di vita intensamente cristiana come
antidoto contro i mali di un mondo che appariva vecchio, instabile,
fragile e destinato a una fine non lontana. Combatté le eresie e gli
scismi e si preoccupò di inviare missionari per evangelizzare le
popolazioni pagane dell'Inghilterra.
Di lui si sono conservate molte lettere, che costituiscono una fonte importantissima per studiare la storia del suo tempo.
I
ducati longobardi di Spoleto e Benevento minacciavano da vicino i
territori bizantini che si trovavano attorno a Roma. Nel difendere
questa regione Gregorio non esitò ad assumersi responsabilità militari,
intervenendo nell'organizzazione e nella dislocazione delle truppe.
Nel 604 papa Gregorio moriva e veniva sepolto in
S. Pietro. Il suo fu un pontificato intensissimo, che segnò la storia
della Chiesa. Gregorio fu l'efficace, attivissima guida politica e
religiosa della città di Roma. Egli seppe occupare il vuoto di potere
causato dal definitivo spostamento del governo bizantino da Roma a
Ravenna, pur rimanendo formalmente obbediente all'imperatore d'Oriente.
La raffigurazione è del Mantegna