martedì 27 dicembre 2016

La leggenda di Santa Stefania.

Stefano è il primo martire cristiano, ed è il protettore dei muratori, scalpellini, selciatori e tagliapietre (perché la “pietra” è uno dei suoi simboli, poiché fu lapidato), e viene invocato contro il mal di testa.
Non mancano le leggende e tra queste una è  legata al Presepe Napoletano, e precisamente alla figurina della “donna con il bimbo in braccio” , che si colloca sempre di fronte alla Grotta.
Secondo la tradizione , gli Angeli lasciavano avvicinare a Gesù solo le mamme coi neonati; una popolana di nome Stefania, zitella e senza figli, prese un grosso sasso e lo fasciò come un bimbo. Reggendolo fra le braccia, il 26 dicembre arrivò di fronte alla mangiatoia.
Improvvisamente il sasso starnutì, tramutandosi in un bambino vero: Santo Stefano.
Ricorre l’onomastico è oggi, 26 dicembre.


domenica 25 dicembre 2016

Le origini del Natale Cristiano.





La festa del Natale appartiene all'anno liturgico cristiano, in cui si ricorda la nascita di Gesù Cristo, che nella Cristianità occidentale cade il 25 dicembre, mentre nella Cristianità orientale viene celebrato il 6 gennaio. La nascita di Gesù viene fatta risalire dal 10 al 4 a.C.  
Bisogna attendere il quarto secolo nell''Impero Romano ed anche più tardi nell'Imperto d'Oriente perchè il Natale assurga a festa Cristiana.
La festa cristiana si intreccia con la tradizione popolare. Prima del Natale Cristiano c'era la festa del Fuoco e del Sole, perchè in questo periodo c'è il solstizio d'inverno, cioè il giorno più corto dell'anno, e da questa data le giornate iniziano ad allungarsi. Nell'antica Roma si festeggiavano i Saturnali in onore di Saturno, dio dell'agricoltura ed era un periodo di pace, si scambiavano i doni, e si facevano sontuosi banchetti.
Tra i Celti invece si festeggiava il solstizio .
 Nel 274 d.C. l'imperatore Aureliano decise che il 25 dicembre si dovesse festeggiare il Sole. 
È da queste origini che risale la tradizione del ceppo natalizio, ceppo che nelle case doveva bruciare per 12 giorni consecutivi e doveva essere preferibilmente di quercia, un legno propiziatorio, e da come bruciava si presagiva come era l'anno futuro.
 Il ceppo natalizio nei nostri giorni si è trasformato nelle luci e nelle candele che addobbano case, alberi, e strade.