domenica 20 gennaio 2013

Lo stazzo


Nella consuetudine della transumanza, lo spazio all’aperto dove si riunisce il bestiame durante la notte. Per i bovini lo stazzo. è costituito di un recinto ovoidale o quadrangolare, di 30-50 m di diametro o di 20-30 m di lato. Per gli ovini è un recinto diviso a volte in comparti secondo le categorie di animali. In ogni s. può essere rinchiuso oltre un centinaio di capi. È tipico delle zone montane abruzzesi e della pianura costiera laziale ove si pratica la transumanza.
Lo stazzo è presente anche in Sardegna nella Gallura ed in Corsica, In Gallura è il fulcro della vita rurale di pastori ed agricoltori. 
E' l'azienda contadina ed al tempo stesso la costruzione in cui abita il proprietario ed è costituita da un'abitazione di forma grossomodo rettangolare costituita da blocchi di granito ed all'interno suddivisa in massimo da due ambienti, ma più spesso da un monolocale. All'esterno si trovano  il forno rd un piccolo magazzino.









venerdì 11 gennaio 2013

L'uomo di Vitruvio.


Un celeberrimo disegno di Leonardo da Vinci è quello dell"uomo vitruviano" che è consrvato nel Gabinetto dei disegni e delle Stampe delle Gallerie dell'Accademia di Venezia.
Il disegno rappresenta la centralità dell'uomo ed oggi è il simbolo impresso sulla moneta di un euro.
Fu realizzato nel 1490, riprendendo il testo del terzo libro del " De architectura" dell'architetto Vitruvio, riguardante le proporzioni umane.
"Il centro del corpo umano è per natura l'ombelico.
Infatti se si sdraia un uomo sul dorso, mani e piedi allargati e si punta un compasso sul suo ombelico, si toccherà tangenzialmente,descrivendo un cerchio, l'estremità delle dite delle sue mani e dei suoi piedi"
L'uomo vitruviano si iscrive in modo perfetto, in piedi con le gambe e le braccia allargate nelle figure geometriche considerate perfette:il cerchio e il quadrato.




venerdì 4 gennaio 2013

La festività dell'Epifania


Chiudiamo il ciclo degli articoli dedicati alle festività natalizie con l'Epifania che in greco significa manifestazione e che si commemora il 6 gennaio.
Infatti è la manifestazione di Gesù come figlio di Dio a tutto il mondo e non soltanto al popolo ebraico..
E' quindi un messaggio di pace rivolto a tutti i popoli della terra, a tutte le creature senza distinzione di razze.
Per questo motivo la tradizione parla dei Magi di diverso colore della pelle nelle tre razze semiti camiti e giapeti.
Nella tradizione ortodossa si parla invece di teofania ed è il battesimo di Gesù nelle acque del Giordano, mentre l'adorazione dei Magi è incorporata nella festività del Natale.
















martedì 1 gennaio 2013

La tradizione dei Magi



Nulla o poco si sa di preciso sulla storia dei Re Magi che è una leggenda che nasce molto da lontano in terte esotiche e ricche di tradizioni. 
I tre misteriosi personaggi sono menzionati solo nel Vangelo di Matteo che parla dei Magi che arrivarono dall'Oriente a Gerusalemme durante il regno di Erode alla ricerca del neonato dei Re dei Giudei.
Nel vangelo di Matteo si parla dei tre doni : oro, incenso e mirra che secondo alcuni rappresenterebbero le razze umane discendenti dai tre figli di Noè Sem, Cam e Iafet.
I doni dei Magi tuttavia fanno riferimento alla duplice natura di Gesù quella umana e quella divina perché l'oro è riservato al Re e Gesù è il Re dei Re, l'incenso, come testimonianza di adorazione alla sua divinità, perché Gesù è Dio, la mirra usata nel culto dei morti perché Gesu è un pomo e come uomo è mortale.
Sono i Vangeli apocrifi che dedicano molta attenzione ai Magi
Un aspetto interessante è il loro nome. La religione cristiana  attribuisce loro i nomi  di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre. I nomi sono stati rinvenuti  nel complesso monastico di Kellia in Egitto
 più anziano deriverebbe da Melech che significa Re
Baldassarre deriverebbe da Balthazar, mitico re babilonese
Gasparre che significa Re di Saba.
Un accenno a questi mitici Re si trova anche in Marco Polo 
Un capitolo a parte è rappresentato dalla sorte dei Re Magi dopo la loro morte.
Una cronaca del IV secolo riferisce che le sacre relquie riposte dentro una cassa di legno che vennero portate a Milano da Sant'Eustorgio al ritorno da un suo viaggio a Costantinopoli
I corpi dei Magi erano intatti e dalle capigliature mostravano età differenti da 15 a 60 anni.
Nel 1164 durante l'assedio di Federico Barbarossa, i resti dei Re Magi furono trafugati e trasportati a Colonia, dove venne costruita una bellissima basilica per contenerli e dove ora riposano.